venerdì 28 dicembre 2012

Valkar Drakewood

Un fedele soldato e la sua giusta causa.
(dalla Storia di Valkar Drakewood)


Sono riuscito a trovare un passaggio per Daggerfall, che fortuna! Lascerò a queste persone qualche moneta d'oro, per fortuna non mi sono mai mancate ricchezza grazie a Lord Adamar Blake...


Divenni la sua fedele guardia del corpo nel '67 e da allora lo accompagnai ovunque lui andasse. Fui addestrato da colui che prima di me ebbe l'onore di proteggerlo, un vecchio guerriero ormai troppo in là con gli anni per poter adempiere ancora al proprio dovere; indubbiamente il combattente più abile che abbia mai conosciuto. Mi insegnò a maneggiare la spada come mai avrei pensato fosse possibile, mi istruì a dovere affinché mutassi il mio stile di combattimento (inculcatomi dall'accademia dei Cavalieri Purpurei), in qualcosa di più efficace, meno corretto a volte, ma indubbiamente fondamentale se si vuole difendere una persona. Grazie a lui, la spada che oggi brandisco con estrema naturalezza non è altro che il prolungamento del mio braccio sinistro. Appresi come sbilanciare e disarmare gli avversari per renderli innoqui. Venni addestrato alla rapidità di esecuzione, ma anche alla pazienza nel saper attendere; che l'avversario sia alla distanza giusta per far si che ogni attacco vada a segno e serva ad un unico scopo, quello di proteggere Lord Blake.

Lord Blake mi prese subito in simpatia: in alcune occasioni difesi la sua incolumità con rapidità e precisione e per questo non esitò a premiarmi con doni molto pregiati e ricercati. Una volta lo tirai fuori da una stanza in fiamme dove era entrato un ladro con l'intento di derubarlo, ed uscendo aveva dato fuoco alla stanza; non fu facile tirarlo fuori in quella situazione, infatti rimediai qualche scottatura. Nemmeno un mese dopo mi donò un anello magico in grado di rendermi più resistente al fuoco. Più che un dono mi piace considerarlo un investimento. Egli non approvava le decisioni che Azoun IV prendeva riguardo gli scambi commerciali con la Sembia. Tilverton era un crocevia mercantile che il mio padrone avrebbe saputo certamente sfruttare, portando sempre più leoni d'oro nelle sue, ed inevitabilmente nelle mie, tasche. Più volte mi disse «Valkar, queste decisioni non ci lasciano respirare», o ancora «Azoun IV è solo un prepotente che pensa di poter controllare il Cormyr dal suo sfarzoso trono a Suzail, ma non sarà sempre così».

Blake iniziò a frequentare luoghi nascosti, organizzava appuntamenti segreti con persone a me sconosciute che giungevano dalle terre a nord. A lungo sospettai che stesse tramando qualcosa insieme ad altri nobili della nazione, forse un colpo di stato, ma il mio compito era difendere colui che avevo giurato di proteggere ed impedire che gli venisse fatto del male. I guadagni erano notevoli e le promesse di Blake di rimandarmi a casa non appena tutto sarebbe finito bastarono a comprare il mio silenzio e la mia fedeltà.

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